Presso le Carmelitane scalze, ore 21. Ritiro per gli educatori dell’OltreSempione.
Casa parrocchiale Redentore, ore 18,30. Resp. Pastorale Battesimale Redentore
Dalle ore 10,00 alle ore 11,30. Visita a casa per ammalati e anziani – gruppo della Sig.ra Domenica
Dalle ore 10,00 alle ore 11,30. Visita a casa per ammalati e anziani – gruppo della Sig.ra Domenica
L’attirerò a me, la condurrò nel deserto e parlerò al suo cuore.
Os 2, 16-17
Le renderò le sue vigne e trasformerò la valle di Acòr in porta di speranza
Proprio l’icona di Osea, ricca della straordinaria fecondità della misericordia di Dio, nel 2007 ispirò don Silvano Caccia, allora responsabile dell’Ufficio diocesano per la famiglia, nel proporre percorsi di attenzione pastorale verso le persone separate e le coppie in nuova unione. Nascevano così – precisamente nella zona di Varese – i primi gruppi “Acor – Porta di speranza”, spazi di incontro nella fede per quanti desideravano ricoprire il volto misericordioso del Padre dentro la loro vicenda. L’anno successivo arrivò la parola incoraggiante del Vescovo. All’Epifania 2008, infatti, il cardinale Dionigi Tettamanzi pubblicava Il Signore è vicino a chi ha il cuore ferito, una lettera che ha conosciuto una larga risonanza non solo ecclesiale. Il percorso di questi anni ha mostrato che solo l’incontro personale con il Signore può guarire e aprire nuove vie di riconciliazione, disponendo anche a camminare lungo il duro sentiero del perdono. Rinnovate da questo incontro, le stesse persone separate sono diventate le prime e più credibili testimoni di una fede capace di trasformare anche le esperienze più negative in occasione di misericordia.
Ecco una testimonianza:
«Con loro ho incontrato persone separate e divorziate che avevano bisogno, come era stato per me, di risposte concrete che spaziavano dai problemi educativi dei figli (l’affidamento degli stessi, gli assegni di mantenimento…) a come gestire la rabbia – spiega Lucia -. Spesso si cerca solo amicizia, perché nella separazione succede sovente di trovarsi soli anche nei confronti di quanti prima costituivano la cerchia delle proprie relazioni. Lì ho realizzato come chi ha vissuto queste ferite riesce a comprendere meglio i fratelli coinvolti nella stessa esperienza».
Nei prossimi mesi don Carlo lascerà Milano per recarsi a svolgere il suo ministero sacerdotale a Cuba. Vorremmo salutarlo e ringraziarlo per gli anni che ha passato con noi dedicandogli una giornata speciale.
Stiamo raccogliendo il vostro contributo per il regalo a don Carlo; una parte della somma raccolta sarà devoluta alla parrocchia Santiago di Cuba. Potete contattare la segreteria parrocchiale allo 02-89050366 o Luisella Ceriani allo 333-426375
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